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Il Museo Nazionale delle Arti e Tradizioni Popolari
Novembre, una domenica mattina girando per un museo, tra corridoi e sale
che sembrano le vie e le piazze di Roma all'una del ferragosto più
assolato. Solissimo. Davvero... unico visitatore. Eppure il museo è
straordinariamente bello, ti fa brillare gli occhi e ti inorgoglisce
perché in mostra c'è l'arte anonima e sapiente di generazioni di
italiani e non solo, che si arricchivano di bellezza. Il museo è quello
delle Arti e Tradizioni popolari, in piazza Guglielmo Marconi, davanti
al Pigorini: abbandonato come una carcassa di pachiderma, non amato più
da nessuno, se non dai suoi custodi e dai suoi funzionari che lo
servono con l'affetto che si deve a un vecchio familiare in fin di vita.
E da qualche francese che lo trova giustamente citato nella Routard
come uno dei più belli di Roma. Una surreale dimenticanza: a maggio ho
visitato il Mucem di Marsiglia, ho sopportato lunghe file per vedere
oggetti di vita quotidiana e di arte popolare, che scompaiono davanti
all'originalità e al fascino di quelli esposti nel museo romano. Per non
parlare della location, intrigante e suggestiva, i vasti spazi
dell'architettura razionalista fascista punteggiati dai racconti
vernacolari di colorati mosaici. Perdonate la bestemmia, ma a volte
viene da dubitare del luogo comune dell'ottusità fascista, pronta a dare
invece a quell'immenso patrimonio la giusta e meritata rilevanza. [fc]
Museo Nazionale delle Arti e Tradizioni Popolari
piazza Guglielmo Marconi 8, Roma Eur
065926148 ic-d@beniculturali.it
http://museonazionaletradizionipopolari.tumblr.com/
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